“Siamo di fronte a un
anno critico”. È con
queste parole che Sandro Mantella – Coordinatore Rimorchi, Semirimorchi e
allestimenti UNRAE – ha commentato i dati 2019 del mercato di riferimento, che
è parte integrante dell’intero sistema di autotrasporto.
E in effetti, quello del 2019 è stato un mercato all’insegna
del segno meno per rimorchi e semirimorchi con massa totale a terra superiore a
3,5 T. Le stime elaborate dal Centro Studi e Statistiche UNRAE su dati delle
immatricolazioni forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono
incontrovertibili: - 5,9% nei primi 11 mesi del 2019 rispetto allo stesso
periodo del 2018.
A spiegare i motivi di questa forte contrazione ci ha provato
lo stesso Sandro Mantella, secondo il quale la situazione del parco rimorchi
riceve ancora oggi scarsa attenzione da parte delle autorità politiche. Dal suo
punto di vista, infatti, le iniziative per il sostegno all’autotrasporto
riguardano soprattutto il tema della sostenibilità ambientale, mentre sono
ancora insufficienti le misure a sostegno della sicurezza stradale.
Per Mantella, continuare a legiferare in sicurezza stradale
senza considerare la situazione del parco mezzi, caratterizzata dall’assenza di
controlli sui veicoli circolanti e dalla lenta sostituzione dei mezzi obsoleti
con unità moderne e dotate di tutti i dispositivi di sicurezza, rappresenta un
forte paradosso in questo Paese; così come contraddittorio è il fatto di
aumentare i costi del trasporto marittimo dei veicoli stradali destinati al
trasporto merci (per via delle nuove regole imposte dall’IMO) e sostenere allo
stesso tempo gli investimenti per lo shift modale: fattori che denotano una
preoccupante difficoltà a gestire in modo coerente la politica dei trasporti, e
in particolar modo i comparti della logistica merci e del trasporto con bisarca.